Con una parola molto abusata oggi e che forse non sarebbe piaciuta a Singer, potremmo definire “Due” come un racconto gender. Siamo, probabilmente, all’inizio del secolo scorso in uno shtetl di ebrei chassidim della campagna polacca. Il padre e la madre di Zissel, il nostro protagonista, dopo una lunga attesa, avrebbero voluto una figlia, “ma le potenze che decidono queste cose mandarono loro un bel figlioletto”. Nonostante sia maschio, i genitori lo vestono e lo trattano con la morbidezza e l’indulgenza che si riserva a una bambina e Zissel imparerà a percepirsi tale. Una volta cresciuto si innamorerà del suo compagno di scuola Ezriel, che lo ricambierà, e fuggirà con lui a Lublino, dove vivranno come marito e moglie, contravvenendo alla proibizione dell’omosessualità esposta nel Levitico.
Come spiega il regista Stefano Pagin: “Sembra tutto molto lineare per iscriversi in una teoria gender (se mai una teoria gender esistesse), ma il testo, forse, vuole dirci proprio il contrario di quello che appare se non si fa bene attenzione, ed è questo il motivo per cui è stato scelto per il saggio finale. Nel corso dell’anno, ho fatto una piccolo sondaggio e proposto una serie di racconti, molto diversi fra loro per tematica e linguaggio. La maggioranza dei ragazzi ha scelto Singer. In realtà, segretamente, ero sicuro che il fascino di questo autore e del suo mondo fosse invincibile”.
Al Teatro a l'Avogaria
mercoledì 1 giugno 2016, ore 21.00
giovedì 2 giugno 2016, ore 18.00
Prenotazioni
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041.5285711 | 335.372889
Le iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Teatro a l'Avogaria sono riservate ai soci. È possibile scaricare il modulo d'iscrizione dalla pagina della modulistica. Il modulo deve essere stampato, compilato e consegnato quando ci si reca in sede. La quota associativa per l'anno sociale 2023/2024 (1 ottobre - 30 settembre) è di 30,00€.