Nonostante tutto

Da un’idea di Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia

Scritto da Giulia Donelli

Con Enrica Chiurazzi e Claudia de Candia

Disegno luci di Elena Guitti
Scenografie di Alessandro e Raffaele Bernava
Organizzazione Federica Cipolla

Produzione Indipendente in collaborazione con Il Faro Teatrale e Compagnia Ồyes

Menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro 2013

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NONOSTANTE TUTTO è uno spettacolo teatrale che racconta le vicende di Cachita e della Negra, due donne che condividono l’esperienza di prigioniere politiche nel carcere argentino di Villa Devoto a Buenos Aires tra il ’74 e il ’77.

L’idea del progetto nasce dalla lettura del libro MEMORIA DEL BUIO – opera collettiva di 112 prigioniere politiche argentine (1974-1983), a cura di Italo Moretti. Si tratta di una raccolta di testimonianze di donne che hanno subito l’ingiustizia della dittatura argentina di Videla e del momento preparatorio alla sua salita e al golpe del 1976. Attraverso i ricordi, le lettere ai famigliari, le trascrizioni dei propri diari e i fatti storici che avvenivano fuori dalle mura delle carceri argentine, le sopravvissute al regime hanno ricostruito nero su bianco il proprio drammatico vissuto così come le proprie vite dopo la liberazione, avvenuta per ognuna in momenti diversi.

Noi abbiamo letto le loro storie, siamo rimaste stupite dalla loro forza e dalla spiazzante e delicata ironia con cui affrontarono tutto e le abbiamo contattate. In seguito all’incontro, lo scambio umano con quelle protagoniste è stato grande esattamente come ce lo aspettavamo a fine lettura. Le vicende dell’ultima dittatura militare argentina sono conosciute all’opinione pubblica internazionale soprattutto per via dei desaparecidos e della donne di Plaza de Mayo. Anche per noi è stato “un caso” imbatterci nelle vicende delle prigioniere superstiti di allora, per questo abbiamo sentito il bisogno di parlarne a tutti. Successivamente, forse a causa dell’estrema umanità che appare dalle lettere di Memoria del buio, la scelta che abbiamo fatto è stata quella di usare i fatti storici come appiglio per raccontare la forza che si cela nell’essere umano, nella solidarietà e nel sorriso, nel bisogno di ridere insieme per sopravvivere.

Julius Fucik, poeta morto in un campo di concentramento, scrisse: Non si associ mai la tristezza al mio nome.
E di questa frase, le due, anzi le centinaia di prigioniere politiche della dittatura argentina hanno fatto buon uso. Sorridere, cantare e restare unite: abbiamo cercato di creare uno spettacolo in cui “sorridere nonostante tutto”, per rendere merito alla forza di quelle anime argentine.

Al Teatro a l'Avogaria
martedì 17 marzo 2015, ore 21.00

Prenotazioni
prenotazioni@teatro-avogaria.it
041.5285711 | 335.372889

Le iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Teatro a l'Avogaria sono riservate ai soci. È possibile scaricare il modulo d'iscrizione dalla pagina della modulistica. Il modulo deve essere stampato, compilato e consegnato quando ci si reca in sede. La quota associativa per l'anno sociale 2023/2024 (1 ottobre - 30 settembre) è di 30,00€.

Categorie: Spettacoli