Gl’ingannati

di anonimo senese

con Daniela Alzetta, Arianna Calgaro, Giorgia Cocozza, Raffaello Cossu, Francesca Elia, Annamaria Lucchetta, Manuela Merlo, Costanza Pavan, Gloria Pellegrino, Alfredo Piscicelli, Jose' Rodriguez, Paola Vitola
adattamento e regia di Angelo Callipo

arie cantate composte da Stefano Marcucci

Lo spettacolo “Gl’Ingannati” è un testo della metà del XVI secolo di anonimo senese, ovvero scrittura collettiva dell’Accademia degli Intronati di Siena. Era piuttosto frequente infatti, tra umanesimo e rinascimento, che Accademie, tra il serio e il faceto, unissero tra loro intellettuali, scrittori e uomini di gusto raffinato. La commedia ebbe grande successo nel Cinquecento, anche oltre i confini del Bel Paese, tanto che Shakespeare la prese a modello per la stesura de “La dodicesima notte”.

L’opera presenta la tipica struttura della commedia italiana cinquecentesca fatta di lazzi, imbrogli, pasquinate e travestimenti secondo la migliore tradizione plautina, da un lato, e la commedia dell’arte dall’altro: il vecchio Virginio ha promesso all’altrettanto vecchio Gherardo di dargli in moglie la sua giovane figliuola. Gherardo non vede l’ora di condurre a termine il matrimonio, ma quando la giovane fanciulla Lelia deve tornare dal monastero dov’è stata rinchiusa presso una zia, si scopre che ella ormai dal monastero è fuggita da parecchio. Da quel momento inganni e colpi di scena si susseguono fino all’inevitabile lieto fine.

Nella versione presentata all’Avogaria dagli allievi del Laboratorio Avanzato, il testo è stato curato da Angelo Callipo sia nella rielaborazione drammaturgia che nella regia, mentre le arie cantate originali sono di Stefano Marcucci. Il tutto inserito in una cornice originale, ovvero si immagina che una compagnia teatrale dell’800 decida di mettere in scena proprio “Gl’Ingannati” come ultima prova prima dello scioglimento definitivo. Teatro nel teatro insomma, con un piccolo colpo di scena finale che ovviamente qui non sarà svelato.

Spettacolo divertente, ma anche poetico, dal momento che l’intera vicenda è raccontata anche con un occhio alla sensibilità dei personaggi che, di tanto in tanto, smetteranno di essere caratteri ma torneranno ad essere persone.

Al Teatro a l'Avogaria
sabato 17 giugno 2017, ore 21.00
domenica 18 giugno 2017, ore 21.00

Prenotazioni
prenotazioni@teatro-avogaria.it
041.5285711 | 335.372889

Le iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Teatro a l'Avogaria sono riservate ai soci. È possibile scaricare il modulo d'iscrizione dalla pagina della modulistica. Il modulo deve essere stampato, compilato e consegnato quando ci si reca in sede. La quota associativa per l'anno sociale 2023/2024 (1 ottobre - 30 settembre) è di 30,00€.

Categorie: Spettacoli