Il racconto di Dostoevskij è una lucida e possente parabola che va dritta al cuore della nostra natura umana.
Il protagonista (un pazzo? un visionario illuso? un predestinato?) è un tipico personaggio dello scrittore russo, un “umiliato e offeso”, che la notte in cui decide di uccidersi si addormenta, “sogna” il suo suicidio e, dopo la morte, un’altra vita su di un pianeta identico al nostro, una sorta di Eden in cui gli uomini vivono in un’armonia assoluta. Ma in sogno accadrà qualcosa che, una volta sveglio, cambierà la sua esistenza.
Al Teatro a l'Avogaria
martedì 11 dicembre 2012, ore 21:00
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