I Martedì dell’Avogaria | Stagione 2023/24 | prima parte

Ai nastri di partenza il nuovo ciclo dei “Martedì dell’Avogaria”, la rassegna che porta a Venezia il meglio della giovane drammaturgia nazionale.

Si parte il 21 novembre con “Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo” di e con Giulia Pont. Se i divorzi sono in aumento, credere nella coppia non è un progetto fallimentare? Come si fa a pensare di aver trovato l’anima gemella sotto casa, se siamo 7 miliardi? Il cortisolo è noto per essere l’ormone dello stress. E averne livelli alti può essere un’ottima ragione per lasciare un partner che non ci rende felici.  Questo spettacolo racconta dunque come la fine di un amore possa diventare un nuovo inizio. Un viaggio nel quale scoprirsi all’interno, emanciparsi dai canoni sociali che ci stanno stretti ed esplorare l’universo, spesso ancora tabù, del piacere femminile. Un monologo comico sull’inizio di un nuovo amore, il più difficile, quello per sé stessi.

Il 28 novembre, si va indietro fino al XVII secolo con “Elena Cornaro. Per tutte le altre” di e con Silvia Gualtieri per la regia di Silvia Frasson. Nata a Venezia nel 1646, figlia di un nobile e di una ragazza del popolo, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia dimostra fin da bambina un’intelligenza fuori dal comune. Il padre asseconda il suo desiderio di conoscenza, trasmettendole la passione per la lettura e permettendole di studiare. Ma una ragazza che studia nel Seicento non è vista di buon occhio. Inizia così un percorso a ostacoli, fatto di intuizioni geniali, di scelte difficili e di resistenza, che porterà Elena Cornaro a diventare la prima donna laureata al mondo. Un racconto potente dove il gioco innocente di una bimba che legge si trasforma nella resistenza di una donna, che lotta non per sè stessa, ma per tutte le altre.

L’1 dicembre (venerdì!) si recupera lo spettacolo rimandato del 14 novembre, “Quando arriva Briseide” con Edoardo Barbone, Nick Russo, Maria Giulia Zini per la regia Gledis Cinque. Nello spettacolo, il cui testo è il vincitore del concorso “PaT – Passi Teatrali” per la drammaturgia italiana contemporanea, protagonisti tre ragazzi immobilizzati nel loro presente. Gabriele, che cerca di salvare l’ormai ex ristorante di famiglia, Andrea, che aspetta che Gabriele si accorga di lui e Giulia, una Briseide contemporanea, schiava del suo tempo e delle paure che lo abitano, che arriva a destabilizzare un equilibrio già molto precario.

Penultimo appuntamento (12 dicembre) con “Olga, la storia della Foglia che viveva in un baule” di e con Ilaria Weiss per la regia di Lara Parzon. Lo spettacolo è una rivendicazione al diritto alla fragilità. La protagonista è una adolescente che cerca di perdersi e che rifiuta il modello contemporaneo di aspirare alla perfezione a tutti i costi. E che vuole rifugiarsi in un piccolo posto dove costruire il mondo a sua immagine.

Gran finale, il 19 dicembre con “Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione” di e con Lucia Raffaella Mariani. Una confessione tragicomica e poetica sul dovere di piacere, sullo sguardo del mondo sui corpi femminili, sullo scambiare l’amore per l’ammirazione. È un urlo generazionale per chi vuole essere  Freevola. Come spiega l’autrice, essere donna è come essere due dentro un corpo. Quella che esiste e quella che si guarda esistere, la sorvegliante e la sorvegliata, il soggetto e l’oggetto di me stessa, non solo degli altri, di me stessa

Al Teatro a l'Avogaria
dal 21 novembre al 19 dicembre, ore 21:00

Prenotazioni
prenotazioni@teatro-avogaria.it
041.5285711 | 335.372889

Le iniziative organizzate dall'Associazione Culturale Teatro a l'Avogaria sono riservate ai soci. È possibile scaricare il modulo d'iscrizione dalla pagina della modulistica. Il modulo deve essere stampato, compilato e consegnato quando ci si reca in sede. La quota associativa per l'anno sociale 2023/2024 (1 ottobre - 30 settembre) è di 30,00€.

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