Un uomo, il suo potere, la sua creatura.
In un passato che non sparisce.
La storia di un’ azienda, di una famiglia.
Le gloria delle armi e il sorriso di una bambina.
Un uomo che odora di soldi, luoghi comuni e lati oscuri.
Un uomo che ha perso qualcosa di molto prezioso.
Una pistola, una leggenda, il fascino di un mito locale e mondiale.
Bastano un pollice e un indice per dar vita a un oggetto inequivocabile: bang!
Lui e lei.
Un monologo incrociato. Due punti di vista che si raccontano e corteggiano,
si inseguono e scontrano sino ad arrivare a …
Una storia a tratti grottesca, paradossale.
L’unica via per raccontare la realtà. La realtà è che Brescia è una delle capitali mondiali nella produzione delle armi leggere.
Non mi interessa denunciare alcuna azienda, non mi interessa fare i nomi.
Mi interessa invece fotografare una mentalità, perfettamente riassunta nella frase:
“Se non le faccio io le fa qualcun altro, allora è meglio che le faccia io!”
Una mentalità per la quale nessuno è mai direttamente responsabile, per la quale il mondo va così e l’economia non s’arresta, nella quale siamo tutti coinvolti e, allo stesso tempo, tutti assolti.
Al Teatro a l'Avogaria
martedì 22 aprile, ore 21
Prenotazioni
prenotazioni@teatro-avogaria.it
041.5285711 | 335.372889